Qualche giorno fa stavo leggendo i nuovi commenti sul blog, quando ad un certo punto mi imbatto in quello di Alessia, una ragazza che ha da poco scoperto di essersi beccata un’ernia al disco nella parte bassa della schiena.
Per fartela breve, Alessia non riesce a capire perché il dolore sia diminuito quasi fino a scomparire, nonostante la risonanza magnetica eseguita a Maggio e quella fatta precedentemente a Gennaio sono praticamente identiche.
Certo, è felice di provare meno dolore di prima. Ma quando non conosci bene il rapporto di “causa-effetto” del tuo male (ovvero, non sai che cosa sta realmente generando il dolore) è facile provare paura. Perché non puoi capire cosa accadrà in futuro. Non sai se il dolore passerà da solo, oppure aumenterà fino a diventare così forte da tenerti sveglio la notte e impedirti di camminare.
Ma come puoi fare a non vivere nell’eterno timore che un leggero fastidio si trasformi in un dolore insopportabile? Devi capire perfettamente cosa genera quel dolore.
Solo quando scopri le vere cause del tuo mal di schiena puoi sapere se passerà da solo nel giro di poco tempo oppure è destinato ad aumentare fino a rovinarti la vita
Come puoi immaginare, sono varie le cause per cui può nascere un dolore alla schiena: un’ernia… una botta particolarmente forte… uno stiramento muscolare… i motivi per cui fa male posso essere davvero tanti.
Negli ultimi anni, tuttavia, la ricerca scientifica si è focalizzata molto nello studio di una “nuova” causa comune che provoca mal di schiena: la capacità (o incapacità) dei muscoli di supportare il tuo scheletro – e di conseguenza il tuo corpo.
Come viene spiegato anche dal dott. Gill McCumesky, coordinatore del reparto di Chirurgia Vertebrale presso l’Ospedale di Manchester, se non godi di una muscolatura tonica e “attiva” il tuo corpo non è in grado di mantenere un equilibrio corretto.
E la “debolezza muscolare” è una delle cause più frequenti quando si parla di dolori articolari, ossei e muscolari.
In che senso?
Devi sapere che esistono dei muscoli chiamati “stabilizzatori” che, come dice il nome, servono a stabilizzare il tuo corpo. Senza di loro non potresti mantenere l’equilibrio e risulteresti più o meno come un manichino di pezza che se messo in piedi crolla miseramente al suolo.
A volte questi muscoli non funzionano come dovrebbero.
Magari ne hai tenuto uno a riposo eccessivo per molto tempo, oppure spesso assumi una postura che nel corso degli anni ti ha portato a non utilizzare a sufficienza certi muscoli. Ecco che questi perdono di tonicità e si “atrofizzano”.
Se ti è capitato di dover portare il gesso a un braccio o una gamba, sai bene di che cosa parlo. Probabilmente quando ti è stato tolto facevi molta più difficoltà a compiere anche i movimento più piccoli a causa del muscolo parecchio intorpidito.
Ma torniamo a noi.
Quando un muscolo stabilizzatore non funziona come dovrebbe avviene quello che in gergo si chiama “compensazione”.
In altri termini, se un muscolo “smette di funzionare”, il corpo reagisce facendone lavorare altri per riuscire a fare le stesse cose (appunto, “compensa” il mal funzionamento di un muscolo usandone uno che funziona ancora).
Ecco che ti ritrovi con un muscolo in vacanza e uno che lavora il doppio per compensare la mancanza data dal primo.
E come puoi immaginare, ogni muscolo ha un suo compito ben preciso. Il corpo è una macchina perfetta. Quindi, se un muscolo fosse stato inutile, nel corso dell’evoluzione sarebbe scomparso e gli altri si sarebbero sviluppati per farsi carico di tutto il lavoro. Ma così non è. Di conseguenza, se a un muscolo gli fai fare cose che non gli competono per natura, si creano grossi disequilibri all’interno del tuo corpo.
Ecco perché se hai mal di schiena non è da dare per scontato che sia presente un’ernia. In alcuni casi, l’osso non centra assolutamente nulla.
Ad Alessia, la ragazza che ha lasciato il commento dell’inizio di questo articolo, è andata bene: ha avuto la fortuna che il suo corpo ha trovato delle compensazioni in grado di far diminuire momentaneamente il dolore.
Purtroppo però, se un muscolo compensa il lavoro di un altro, la postura cambia.
E quando la postura del tuo corpo cambia, più quel maledetto mal di schiena è destinato a diventare sempre più forte. È un po’ come “l’effetto dinamo” delle biciclette, dove più aumenta la velocità più risulta facile pedalare (e quindi, aumentare ulteriormente la velocità).
Quando provi dolore in un punto del tuo corpo, quel dolore influenza la tua postura. Quindi si creano ulteriori squilibri e il dolore aumenta. Se il male cresce, si infiammano altri muscoli e nascono nuove “compensazioni muscolari”. Ecco che il dolore aumenta nuovamente facendoti entrare in un circolo vizioso che ha come fine l’obbligo di stare immobile a letto pur di vivere un attimo di pace.
Ma se è vero che l’origine del tuo dolore potrebbe essere posturale, come mai i terapisti continuano ad accanirsi sulle ernie al disco, dando a loro la colpa di ogni tipologia di mal di schiena?
Ecco perché nessun terapista ti ha mai detto la verità sulla reale causa del tuo mal di schiena
Come ho già detto altre volte, conosco terapisti molto competenti e coi quali talvolta ho il piacere di collaborare.
Per quanto mi piacerebbe essere in prima linea e difendere la categoria di cui faccio parte, sarebbe poco professionale da parte mia negare l’evidenza: in Italia esistono centinaia di terapisti che NON sono in grado di capire qual è la vera causa del tuo mal di schiena.
Come mai?
Proprio come spiegavo prima, molte delle ricerche riguardanti il ruolo della postura nell’eliminazione dei dolori fisici, sono state effettuate solamente pochi anni fa.
E questo è un bene.
Tuttavia, finita l’università, molti terapisti iniziano a trascurare studio e aggiornamenti per focalizzarsi solo ed esclusivamente sulla ricerca di nuovi clienti.
E questo è un male.
È un male perché ti ritrovi centinaia di terapisti con l’agenda piena di appuntamenti, al punto da non avere il tempo di studiare le nuove ricerche scientifiche che vengono fatte in questo settore.
Per carità, non ci sarebbe nulla di male in questo…
… se non fosse che poi, a conti fatti, sei tu a pagarne le conseguenze.
Perché quello a cui vengono consigliati esercizi sbagliati, sono in grado di aumentare il dolore, sei tu.
Sei TU a pagare le conseguenze di un intervento chirurgico di cui magari non c’era realmente bisogno.
La vita che un terapista può rovinare, è la TUA.
Per carità. Sbagliare è umano.
Ma quando questo errore viene fatto per colpa di una mancanza di studio… se un terapista rinuncia ad aggiornarsi solo per riempire di più la propria agenda e guadagnare così più soldi… io non ci sto.
Fino a che uno sbaglia su di sé è un conto… ma quando c’è in gioco la salute, la sicurezza e il futuro di un’altra persona, allora è tutto un altro paio di maniche. Non ci si può far cogliere impreparati.
Questo NON è il modo in cui io lavoro.
E sinceramente sprofonderei dalla vergogna mi ritrovassi a commettere un errore con un paziente che si fida di me, solo perché “avevo troppi appuntamenti e non ho avuto tempo di aggiornarmi sulle ultime scoperte scientifiche”.
Questo è il mio lavoro, e sapevo che i miei pazienti sarebbero venuti prima di qualunque cosa quando ho iniziato a farlo.
Personalmente mi ritaglio del tempo per studiare OGNI GIORNO. Solo così posso essere sicuro di dare il massimo per chi si è affidato a me.
Inoltre, ogni volta che si presenta in studio un nuovo paziente, cerchiamo assieme di scoprire qual è il vero motivo per cui lui sta provando dolore.
Perché il mio obiettivo è quello di liberarti realmente dal dolore. Senza aver scoperto cosa causa il male che provi è impensabile capire come risolvere un problema.
Ecco come mai ho scelto che la consulenza sarà totalmente gratuita.
Se desideri scoprire la vera origine del tuo mal di schiena, così da essere certo di liberartene senza subire i danni che potrebbe causarti qualche “terapista improvvisato”, allora prenota una consulenza facendo click qui.
Un saluto
Dott. Raffaele Nannini
1 commento su “Attenzione: ecco la verità che dovresti assolutamente conoscere se non vuoi portarti avanti il mal di schiena per tutta la vita”
Gran bel articolo!