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LA SOLUZIONE DEFINITIVA PER DIRE ADDIO AI TUOI DOLORI
SENZA DIPENDERE DA TERAPISTI E ANTIDOLORIFICI

Dott. Raffaele Nannini

Mal di schiena da smartphone: la soluzione viene dai Bronzi di Riace

Sei in bagno a lavarti i denti dopo aver fatto colazione. Dai una sbirciata al telefono appoggiato vicino al lavandino, che si illumina ogni volta che arriva una notifica.

Sullo schermo compare una scritta: “Oggi sei stato connesso al tuo iPhone per 25 minuti”.

Come diavolo è possibile?

Sono appena le 8 e 30 di mattina, sei in piedi da poco e probabilmente non te ne sei neanche reso conto.

Eppure subito dopo aver spento la sveglia, hai dato un’occhiata alle notifiche e alle chat di Whatsapp.

Poi, mentre aspettavi che il caffè nella tazza si raffreddasse, non hai perso occasione per dare uno sguardo alle mail.

Hai controllato distrattamente un paio di risultati sportivi della sera prima o le storie Instagram delle tue amiche.

Così hai finito per spendere quasi mezz’ora della giornata appena iniziata a guardare lo schermo del tuo smartphone.

In media prendiamo in mano lo smartphone tra le 150 e le 200 volte al giorno.

Le statistiche ci dicono che il 68% delle volte lo facciamo in modo inconsapevole, senza un motivo oggettivo.

 

Hai mai pensato a quante ore passi ogni giorno con la testa china sul telefonino?

 

Da qualche mese io uso Moment, una app che mi aggiorna sull’uso che faccio del mio iPhone, avvertendomi se ci passo troppo tempo.

Se ti rendi conto che anche tu passi buona parte del tuo tempo con il capo chino sul cellulare per inviare messaggi, controllare la bacheca di Facebook o editare le foto da pubblicare su Instagram e quando lo fai avverti dei dolori al collo e alla cervicale, è bene che cominci a renderti conto le due cose sono correlate.

Una ricerca messa a punto dagli studiosi della New York Spine Surgery and Rehabilitation Medicine e pubblicata su Surgical Technology International, parla chiaro.

Maggiore è l’inclinazione del collo per guardare il tuo smartphone, maggiore è la pressione che il peso della tua testa esercita sulla spina dorsale

Le conseguenze sono dolori alla colonna verticale e mal di schiena.

All’inizio possono cominciare come una lieve rigidità, ma il telefono lo usi ogni giorno. Anzi, man mano che la tecnologia si evolve ne aumenterà l’uso.

Questo vuol dire che il tuo “doloretto” è destinato prima o poi a diventare un dolore atroce che si irradierà a molte altre zone del tuo corpo.

Pensa che piegare la testa ad un angolo di 60 gradi mette virtualmente un peso di 27 kg sulla zona cervicale (quella sopra le spalle) della tua colonna vertebrale.

La tua schiena è costretta a supportare una pressione sei volte maggiore di quella normale.

Tutto questo peso in più sul collo provoca un’usura precoce di muscoli, legamenti e articolazioni.

In alcuni casi è addirittura necessario un intervento chirurgico per rimediare al danno, con tutte le potenziali complicazioni, disagi, difficoltà e costi che questo comporta.

In alcuni casi un’ immagine vale più di mille parole.

Guardando quella qui sotto puoi capire lo sforzo a cui stai sottoponendo la tua cervicale ogni volta che pieghi la testa su uno smartphone.

  • Se l’angolo è di 30 gradi, il peso che la tua schiena deve reggere è di 18,1 kg.
  • Se l’angolo è di 45 gradi, la pressione corrisponde a quella di 22,2 kg. Sono sufficienti solo 15 gradi di inclinazione in più caricare sul collo un peso di 12 kg in più.
  • Se l’angolo è di 60 gradi, il peso che la tua schiena deve supportare è di ben 27,2 chili.

 

 

Praticamente è come se avessi un bambino di 5 anni seduto sulle tue spalle per 4 ore al giorno!

Il problema è che la perdita della ‘curva naturale’ della colonna cervicale porta a un aumento dello stress sul tuo collo.

Questo carico può provocarti usura precoce, dolori e degenerazioni che portano anche a ricoveri in ospedale

In California l’hanno chiamata “sindrome della Silicon Valley”.

Nella culla dei colossi hi-tech ha però cominciato a diffondersi un antidoto che viene seguito da un drappello di discepoli sempre più numeroso.

Manager e staff di Google, Oracle, Youtube che vivono con la testa sugli schermi e persino alcuni professori della Stanford University hanno sulle loro scrivanie una copia di “8 passi per liberarsi dal mal di schiena” di Esther Gokhale.

Il libro ti insegna alcuni semplici esercizi che puoi svolgere ogni giorno per rieducare il tuo corpo ad una postura corretta come:

  • Stare seduto allungando la schiena,
  • chinarti allungando e rafforzando praticamente tutto il corpo,
  • camminare rafforzando i glutei e allungando i muscoli della gamba
  • e usare i muscoli del busto in modo semplice ed efficace.

La postura che oggi è causa di tanti tuoi dolori è anche ciò su cui devi lavorare per guarirli.

La tua postura non è uno schema immutabile ma dipende anche dalla consapevolezza del tuo corpo e dal tuo “allenamento”

Così come nel tempo hai imparato ad assumere posture scorrette che ti hanno condannato alla quasi certezza di contrarre il mal di schiena, allo stesso modo puoi reimparare a stare seduto e in piedi in modo sano.

In pratica l’obbiettivo è rieducare il tuo corpo ad assumere la postura corretta che nei primi 5000 anni di evoluzione l’uomo ha sempre avuto.

Guardando foto, quadri e soprattuto statue antiche, il mio occhio clinico non si è fermato solo sulla loro bellezza, ma su un dettaglio più curioso.

Una volta le persone stavano più “dritte”.

Osserva la posizione dei bronzi di Riace qui sotto.

 

 

L’attuale curva fisiologica a “S” della colonna vertebrale (che spesso degenera in una “C”) è un prodotto dell’ultimo secolo e mezzo, prima la nostra schiena assomigliava molto di più a una “J”.

Questa struttura “impila” meglio i dischi vertebrali, risparmiando ai muscoli parte dello sforzo.

Al contrario, quando la testa è inclinata verso il basso e le spalle cadono in avanti in una posizione arrotondata, stai assumendo una cattiva postura.

Le orecchie dovrebbero essere allineate perfettamente sulle spalle e le scapole essere retratte.

Hai visto a cosa invece può condurre un banale uso del telefonino?

Schiena curva a “C” e dolori a non finire.

Ma non è tutto.

L’abuso di una posizione scorretta può portarti molti altri risvolti negativi oltre al dolore

Alcuni studi hanno collegato la cattiva postura a una serie di problemi di salute, tra cui aumento di peso, stipsi, bruciore di stomaco, emicrania e problemi respiratori.

Nel settembre del 2014, in uno studio pubblicato sulla rivista Health Psychology, alcuni ricercatori della Nuova Zelanda hanno dimostrato che una postura scorretta ha addirittura effetti negativi sulla salute mentale, rendendo una persona depressa, arrabbiata e uccidendo la sua libido.

Come possiamo dunque reimparare ad assumere la posizione corretta dei Bronzi di Riace?

Chiaramente è impossibile immaginare che di poter vivere senza smartphone, ma puoi limitarne i danni da abuso con un po’ di sana prevenzione.

Ti basta allontanare lo smartphone di una trentina di centimetri dal capo per diminuire l’inclinazione e la pressione esercitata sul disco intervertebrale.

Se devi usare il telefono per molto tempo, faresti meglio a sederti, utilizzandolo come se fossi al computer secondo un principio di ergonomia.

Durante il giorno puoi prenderti alcuni momenti tra un utilizzo e l’altro del tuo smartphone per fare alcuni esercizi che ti aiutano a migliorare la muscolatura e le articolazioni interessate.

3 Semplici Esercizi per aiutarti a combattere la “Sindrome da Smartphone”

  1. In piedi portare la testa indietro il movimento è come quello del piccione. Tieni per 5 secondi ripeti per 15 volte.
  2. In piedi fare il doppio mento inclina la testa sul lato sinistro tieni per 20 secondi. Eseguilo sulla destra. Ripeti 3 volte per lato.
  3. Questo esercizio è composto da 3 movimenti:
    1. Doppio mento
    2. Ruotare la testa a destra
    3. Inclina la testa verso la spalla sinistra e vai indietro sempre verso la spalla sinistra.

Mantieni la posizione per 20 secondi. Eseguilo anche dall’altro lato. Ripeti per 3 volte.

Qua sotto trovi il video degli esercizi 2 e 3. Durante la spiegazione degli esercizi trovi anche come eseguire il movimento del primo esercizio.

 

 

Se già durante questi esercizi senti dolore e se il mal di schiena ti accompagna più spesso di quanto vorresti significa che è troppo tardi per la prevenzione.

In quel caso, se vuoi davvero smettere di essere schiavo del mal di schiena e vuoi tornare ad assaporare la libertà di vivere libero dai dolori posturali, non perdere un altro secondo.

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Dott. Raffaele Nannini

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